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Transizione 5.0: il tempo stringe, i fondi corrono. Ultima chiamata per non restare a secco.

  • Alice Greppi
  • 28 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Transizione 5.0: il tempo stringe, i fondi corrono. Ultima chiamata per non restare a secco.

La misura Transizione 5.0 è finalmente entrata nel vivo. Dopo mesi di attesa, il meccanismo si è sbloccato e ha iniziato a macinare numeri: quasi 500 nuove prenotazioni solo nell’ultimo mese, con un utilizzo complessivo delle risorse che ha già toccato i 700 milioni di euro.Il rischio? Che i fondi si esauriscano molto prima del previsto.

E c’è di più: la maggior parte dei progetti presentati ha ottenuto il 45% di credito d’imposta, il massimo previsto dalla misura.

Quindi sì, è il momento giusto per agire. Ma serve metodo e attenzione.


Dubbi su Transizione 5.0? Ti spieghiamo perché conviene anche in agricoltura.

Sebbene la 5.0 venga a volte vista come complicata o non pensata per il settore agricolo, noi di Amodio & Partners possiamo dire il contrario.Abbiamo già strutturato e portato in prenotazione parecchi progetti agricoli, dai pivot per irrigazione ai carri unifeed, passando per mietitrebbie, trattrici con attrezzature abbinate ed altro.


Il metodo? Un’analisi tecnica dettagliata, fin dall’inizio. 👉 Si parte con una valutazione della lavorazione colturale interessata (es. erpicatura, distribuzione alimenti, mietitura, ecc.), verificando la situazione iniziale in termini di consumo di carburante.

👉 Si simula poi il risparmio che deriverebbe dall’introduzione di nuove macchine con motore Stage V, per calcolare l’aliquota potenziale di credito (35%, 40% o 45%).

Inoltre, se l’investimento agricolo rientra nella 5.0, può essere abbinato alla Nuova Sabatini, migliorando ulteriormente la sostenibilità finanziaria del progetto.Che si scelga il leasing (per cui serve allegare il contratto alla richiesta) o il finanziamento diretto, sarà necessario versare un acconto del 20% sul bene per dimostrare l’impegno a procedere una volta prenotato il credito relativo al GSE.

5.0: ecco perché è più accessibile di quanto sembri.

✔ Nessuna rottamazione necessaria: non serve rottamare un mezzo, ma solo dismettere quello usato dalla lavorazione colturale interessata.

✔ Nessun impatto sul gasolio agricolo: la dichiarazione di risparmio non riduce il gasolio agevolato assegnato all’azienda.

✔ Iter chiaro ma tecnico: servono due perizie energetiche, una ex ante per prenotare il credito, e una ex post per completare il procedimento.

✔ Il credito d’imposta si può usare in un’unica soluzione, oppure in rate annuali di pari per 5 anni.

✔ Il bene deve restare in azienda per 5 anni, ma se l’attività viene ceduta, il credito può essere trasferito al nuovo proprietario.


Requisiti tecnici e procedura semplificata: come orientarsi.

Per accedere, è fondamentale sostituire un mezzo con motore Stage I (di norma immatricolati entro il 2001) con un mezzo nuovo con motore Stage V. 

Va sempre verificato il libretto del mezzo dismesso per essere sicuri della classificazione. Esiste anche una procedura semplificata, utile in caso di mezzi interamente ammortizzati da almeno 24 mesi. In questo caso, i consumi del mezzo vecchio si stimano partendo da quelli del nuovo, aumentati del 5%.

Ma attenzione: con la semplificazione, si accede solo al 35% di credito.Al contrario, con la procedura standard, che prevede il calcolo reale dei consumi ante e post, è spesso possibile ottenere il 45%, specie nei macchinari Stage I coinvolti in lavorazioni ad alto dispendio energetico. Cosa possiamo fare per te?


Noi di Amodio & Partners ci occupiamo di tutto:Analisi preliminare per valutare la fattibilità del tuo progetto.- Simulazione della classe di merito e dell’aliquota potenziale.- Gestione delle perizie, della documentazione e della comunicazione con il GSE.- Supporto completo fino alla fruizione del credito d’imposta.


Di seguito i nostri riferimenti:

Telefono: 389-8935501



Al prossimo episodio di AGRI TECH NEWS!

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